11 maggio 2007

Le penne nere

Siamo ufficialmente entrati nella tre giorni del raduno degli alpini.
La provincia di Cuneo sembra essere tornata indietro al 9 luglio della scorsa estate, con la sola differenza che oltre ai milioni di metri quadrati di teli tricolore dappertutto (e quando dico dappertutto, dico dappertutto) ci sono anche cappelli di alpino e penne nere dappertutto.
I campi da calcio sono pieni di tendopoli, gli alberghi, le scuole, le palestre e ogni spazio pubblico con un tetto e quattro pareti sono piene di brande e damigiane di vino, avvicinarsi a Cuneo è impossibile, se non tramite navette, ci sono alpini ed ex alpini ovunque (la maggior parte dei quali con un bicchiere di vino in mano).
Per quanto mi riguarda, farò un salto solo domani sera alla notte bianca, e magari mi riprendo Marco, che mi ha già annunciato che da oggi pomeriggio, dopo il lavoro si trasferirà laggiù fino a quando qualcuno non andrà a recuperarlo.
Ah, se lo vedete in giro, fategli sapere che ha anche una casa in cui venire a dormire!!!!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Anni e anni fa (dovevano essere gli '80), l'avevano organizzato qui il raduno degli Alpini. Ce li avevo pure dietro casa :-)

10:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

E il bello è che, come mi hanno fatto notare al lavoro, non ci siamo affatto preoccupati di questa invasione! Quanti erano i bambini, le famiglie, i giovani e i meno giovani a gironzolare, cantare, inciuccarsi e ciaciarare amichevolmente? Mentre per andare a vedere una partita di calcio, con un decimo delle persone che hanno invaso Cuneo, io devo partire con il terrore di non tornare a casa perchè un deficiente mi tira nello stomaco una bomba carta o un pezzo di lavandino... La civiltà è questione di cultura, nient'altro.
Gege

7:59 PM  

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