24 luglio 2007

One week later...


E' passata una settimana, ma sembra sia passato un anno.
Le notizie che arrivano dall'ospedale non sono nè buone, nè cattive... nessun peggioramento e nemmeno nessun miglioramento. Il pellegrinaggio a Torino ormai è diventato giornaliero, ma lo si fa per lui e per la sua famiglia, soprattutto per la famiglia che ha bisogno di noi per andare avanti, ha bisogno di parlare, distrarsi, magari ridere anche un po'.
Non leggo più il giornale, stanno scrivendo un mucchio di cazzate, aspetto solo una telefonata, una telefonata che mi dica che va bene, che si può sperare, che la lunghissima e chilometrica via della guarigione può essere iniziata.

16 luglio 2007

Il giorno più brutto della mia vita...

Arrivo in ufficio oggi pomeriggio e mi siedo davanti al pc.
Ad un tratto un boato, un botto, le finestre si spalancano, si sposta la sedia su cui sono seduta.
Non sapevamo che cosa fosse, forse un'esplosione ma nessuno di noi in ufficio ha voluto pronuciare questa parola.
Quello che è successo lo scopro venti minuti più tardi. Esplode un silos nel mulino qui a Fossano. Mille voci, mille pareri, mille idee, mille pensieri poi in un attimo di lucidità realizzo che forse Nello sta lavorando lì.
Lo chiamo per mezz'ora ma non mi risponde, non so più che santo chiamare per avere una risposta. Poi arriva la conferma. Lui è là, è stato coinvolto nell'esplosione.
Mi lasciano uscire dall'ufficio, non capisco più nulla, vado sul luogo del disastro, sembra di essere in una zona di guerra. Vetri dovunque, finestre sdradicate via, acqua, mezzi di soccorso, pompieri, ambulanze, elisoccorso.
Mi dicono che lo hanno tirato fuori da lì, lo hanno portato all'ospedale da campo.
Faccio una corsa e arrivo giusto in tempo per vedere l'elicottero che si alza in volo alla volta di Torino.
Adesso non so più nulla.