28 novembre 2008

Let it snow, let it snow, let it snow...

E' arrivata anche qui, la temutissima neve.
E io ne ho già piene le palle di gente che si lamenta, perchè le strade fanno schifo, perchè si arriva tardi al lavoro, perchè la neve è tanto bella in montagna, ma qui è proprio scomoda.
Sarà, ma in fin dei conti, se la gente fosse furba guarderebbe le previsioni del tempo la sera. Se è prevista neve, metterebbe la sveglia un'ora prima e se la neve c'è, si partirebbe con largo anticipo, non ci si incazzerebbe con le catene che non entrano, con gli spartineve che non passano, con gli spargisale latitanti, con le macchine davanti a te che non vanno avanti.
Siamo abituati alla troppa comodità, tutto ci è dovuto, perfino il bel tempo, non abbiamo mai il tempo di fare nulla e non ci ricordiamo che da bambini, i nostri genitori si alzavano prima e se c'era neve ci buttavano giù dal letto prestissimo per farci arrivare a scuola in orario.
Certo, c'erano meno macchine, ma tutti arrivavano puntuali (o quasi) ed era uno spasso camminare in mezzo alla neve.
Malinconica? No... Ma ho un ricordo felice di quando, tornando da scuola, giocavamo a palle di neve per la strada. Oggi, mentre nella pausa pranzo tornavo a casa per mangiare, nel tragitto ufficio/casa non ho fatto altro che ascoltare mamme e papà e nonni che a piedi non facevano che dire: "Guarda dove metti i piedi", "Fai in fretta che è tardi" "Se cammini così lento non arriviamo più a casa" "Non guardare in giro, guarda dove vai".
Mi è venuto il latte alle ginocchia...
E fatevela una cazzo di risata!!!!